E' da poco uscito il suo primo album "START", ecco l'intervista di Luca Chikovani per Tutto Acceso Blog
Per iniziare, chi è Luca Chikovani e come sei cambiato in questi anni?
Che domandona... Mi definisco un sognatore perche questa parola racchiude tutto quello che sono io. Cambiato non tanto, ho imparato più cose e quindi sono cresciuto come persona. Ma per il resto sono rimasto sempre lo stesso.
Com'è nata la tua passione per il web?
Avevo circa 16 anni e mi è capitato un video di Kidrauhl, che sarebbe Justin Bieber, e di Christina Grimmie che facevano cover sul web e lì ho detto "allora posso farlo anche io!". Loro usano la webcam e il cellulare, non mi mancava niente... È così ho iniziato anche io.
Quando hai capito di essere davanti ad una "svolta" per la tua carriera?
Non lo so perché non ci sono dei momenti in cui dico "okay adesso inizio a fare qualcosa".. È un lavoro che sto facendo piano piano, ci sono delle fasi e questa è una fase che voglio seguire.
4. "Start" è nato quando avevo 19 anni ed è nato solo il titolo all'inizio anche perché volevo far uscire qualcosa di mio ma mancavano i brani. Però dicevo a tutti "tra un mese esce Start" anche se non era vero perché ero così gasato che volevo farlo uscire presto. Il titolo è "Start" perché per me è proprio un inizio, rappresenta l'inizio e sopratutto perché mi ricorda molto il fatto del "play", dello "start" di un video, un gioco o qualsiasi cosa e vuol dire che hai intenzione di fare o vedere qualcosa. Mi ricorda anche che, ora che ho iniziato, devo continuare bene e impegnarmi.
Cos'hai provato quando sei entrato in una casa discografica così importante come la Universal?
Per me è stato davvero incredibile perché io ho sempre sognato di entrare in una major. Quando ero piccolo andavo sotto la sede della Sony o della Universal e dicevo "cavoli anche io prima o poi ce la farò". Però giuro non ho mai immaginato di entrare in Universal perché per me Universal è un sogno e tutti i miei artisti preferiti sono in Universal, come ad esempio Justin Bieber. Per me è fuori dal comune ancora pensare di essere parte di Universal e quando sono capitato da loro è stato molto bello, incredibile. Sono ancora emozionato quando ci entro oggi.
Non pensi che cantare in inglese in Italia possa diventare un punto a tuo sfavore? Hai mai pensato di incidere anche dei brani in italiano?
In realtà non ho mai pensato alla musica come una cosa che conviene fare in un modo o in un altro. Io faccio in inglese perché in questo momento mi piace fare in inglese. Anche perché sono della Georgia e mi viene molto più semplice condividere le mie idee in inglese e condividerle anche con amici della Georgia o che si trovano a Londra o in America. Non lo faccio per una questione economica, per adesso voglio esprimermi in inglese poi per il futuro si vedrà. Ora non mi sento ancora molto pronto perché penso che per fare musica italiana hai bisogno di molte conoscenze e inoltre, a differenza di quella inglese, la musica italiana da molta importanza al testo ed è un po come una poesia e non essendo io musicalmente pronto, secondo me è ancora presto. L'inglese lo so abbastanza bene e per me è più semplice scrivere un testo in inglese. Quando sarò pronto inizierò a fare.
Quali sono gli artisti che hanno ispirato il tuo percorso musicale?
Da piccolo Michael Jackson e poi a seguire Justin Bieber a livello emotivo perché ho visto un altro ragazzino con la mia stessa situazione familiare e mi ha convinto ad iniziare. E Justin Timberlake a livello musicale perché è il mio artista preferito e Ray Charles. Amo molto il blues e mi piacerebbe più avanti fare qualcosa di blues.
Cosa farai quest'estate?
Spero il tour tutta l'estate. Sarò fino a metà agosto in giro per l'Italia, poi un piccolo stop a causa dello studio per gli esami universitari e poi da settembre si riparte con il tour.
Tre cose di cui non faresti a meno
La chitarra, il cellulare e le mie scarpe.