Home Festival, tutte le Associazioni e le storie dei 500 volontari.
Fitness, danza, difesa personale, enti di promozione sportiva e culturale: la rosa delle associazioni del territorio che animano l’Home Festival e il popolo dei volontari
Per il terzo anno consecutivo all’Home Festival si riconferma più forte ed energica che mai l’area dedicata alle associazioni. Uno spazio che è fulcro umano e solidale per il festival, che valorizza (e viene valorizzato) le realtà locali, le pulsioni del volontariato. Hf infatti crede che le persone, la rete territoriale, i residenti siano importantissimi per la sua crescita e per questo fornisce spazi di visibilità e chiede il supporto di tutte le attività volontarie e non che rendono vivo il contesto sociale trevigiano e veneto.
A prendere le redini di questa vivace cittadella che ospita molteplici identità dalla danza al fitness, dalla promozione culturale alle attività sportive, è David Chiappetta, che dal 2014 è responsabile dell’Area. David ha l’abilità di trasformare le sue passioni in lavoro: è passato dall’automazione industriale al mondo di internet e dell’informatica, fino ad approdare allo sport. E così sviluppa idee innovative per dare voce e visibilità alle associazioni sportive, culturali e sociali in una manifestazione musicale importante come quella dell’Home Festival. “Da quest’anno – racconta David che all'Hf è aiutato da Ivan (Sikm) - ci sarà un palco coperto in cui le associazioni potranno esibirsi, e anche alcuni gruppi musicali locali”. L’edizione di quest’anno godrà della partecipazione di ben 22 Associazioni pronte ad animare la location con manifestazioni sportive e culturali:
- Fitness Mania Asd. Oraganizza corsi di pilates, posturale, difesa personale (Krav Maga), YogaFitness, Zumba, gag
- SIKM Scuola italiana di Krav Maga
- VBI Sensibilizzazione contro la violenza sulla donna
- MYGYM Palestra di Quinto di Treviso (sala pesi e corsi)
- Puppets scuola di Hip-Hop e Break dance
- Circolo ospedalieri Treviso canottaggio, tennis e calcetto
- AVIS Donazione sangue
- Belly Moon Asd scuola di Danza del ventre
- Albero dei desideri centro polifunzionale una palestra per allenare corpo e mente
- ACSE Ente di promozione sportiva e culturale Associazione cultura e sport per l'Europa
- Pianeta del calcetto
- MSP Ente di promozione sportiva
- Crazy Lake 2.0 Pesca sportiva ed amatoriale
- Associazione italiana Aikido scuola di Aikido
- Crossfit Treviso
- Tao Te Chia scuola di capoeira
- RH Positivo Salsa, scuola di Salsa e balli latini
- Crazy Wanted Country Group, associazione di ballo Country
- UNHCR
- Urban school scuola di danza
- Amnesty International
- Gruppo sportivo Boys Bubble football, Beach volley, calcetto
- CantoeBalloSenzaSballo ULSS9 sezione prevenzione con progetto "Lasciamo il segno"
Arrivano da ogni dove, sono di qualsiasi età e portano con sé un bagaglio variegato di esperienze. Ma una cosa li accomuna: offrire il proprio contributo perché la macchina del festival funzioni perfettamente. Sono loro, il popolo dei 500 volontari, o meglio, gli “angeli” che dedicano il proprio tempo ed energia per la loro "Home", uniti dalla voglia di stare insieme, conoscere nuove persone e “dare una mano”. Le loro mission? Dallo spinare birra allo spostare bancali di oggetti, da vigilare sulla pulizia dell’area a pensare ai parcheggi, dalla creazione di strutture alla promozione.
Matteo Favaro, 33 anni e ingegnere nella vita, si definisce prima di tutto volontario, e poi responsabile e coordinatore delle attività degli “angeli” durante il Festival, dal montaggio dei palchi e dei gazebi, alla distribuzione e al servizio dei bar, dall’accoglienza alla raccolta differenziata: “È bello, faticoso, ma appagante – ci dice Matteo - avere la possibilità di lavorare e collaborare con così tante persone unite dalla stessa passione, condividere con loro fatiche, gioie, avventure e sorrisi.”.
Dello stesso avviso è anche l'amico Marco Tonellato, 38 anni che da anni aiuta lo staff del festival: “Lo faccio per divertimento – racconta – ma anche per la mia grande passione per la musica e perché sono circondato da splendide persone. Lo consiglio come esperienza a tutti! A condividere il medesimo entusiasmo c’è anche Matteo Sbeghen, 36 anni, ingegnere meccanico: “Sei all’aria aperta – sorride – insieme a persone fantastiche, ridi e scherzi ascolti dell’ottima musica live. Che altro volere?”. Le loro sono solo tre delle centinaia di storie che vi potrà capitare di incrociare. Eh sì, perché è proprio questo l’autentico spirito del Festival, essere un luogo dove incontrare gli amici di sempre e farne di nuovi, in un’atmosfera familiare. Perché "home" è dove ti senti a casa.