Lazza è da poco uscito con il suo album "Zzala", ecco l'intervista
Come ti sei avvicinato alla musica rap e come hai capito di voler fare del rap il tuo lavoro?
Di fare del rap il mio lavoro sicuramente non l'ho deciso io, ci abbiamo provato ed è andata di culo. Mi ci sono avvicinato invece tramite un amico che è venuto a chiedermi di fare freestyle e lui abitava nel mio palazzo. Mi ha detto proviamo e ho provato, mi sembrava di essere abbastanza portato e non ho più smesso.
Sei da poco uscito con il tuo album "Zzala", come lo descriveresti? C'è una canzone al quale sei più legato?
Non lo saprei descrivere, è il mio primo album quindi è una cosa che ho cercato, una cosa mia. Una canzone alla quale sono particolarmente legato è Silenzio perché è stato un pezzo che è uscito così e quando ho finito di scriverlo stavo piangendo ma sono legato anche ad Ouverture perché è una roba che mi ha tirato fuori più personalità ed, essendo io anche un pianista, non è stato facile mischiare le due cose. Per me è come un figlio, un
parto.
Ascoltando l'attuale scena rap italiana, chi pensi sia il rapper più forte?
Io! Scherzi a parte, secondo me Giaime.
Quali sono le tue paure e i tuoi desideri?
Il mio desiderio al momento è quello di dimostrare alla gente cosa sono in grado di fare con la musica e dimostrare che per me non è una moda del momento ma una cosa a cui tengo particolarmente perché ci ho dedicato tutta la vita. La mia paura invece è che questo periodo che sto vivendo adesso sia solo un momento e che magari tra un mese sia ad alzare bancali in un magazzino.
Tre cose di cui non faresti a meno
Low Kidd in primis ma in generale tutto il mio staff di gente fra lui, che è un fratello, Slait che, se non ci fosse una testa come la sua dietro alle cose, saremmo tutti dei scappati di casa, la mia famiglia e la mia donna
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