Abbiamo incontrato IZI durante l'instore per presentare il suo nuovo album "Pizzicato"...ecco l'intervista per noi
Prima di parlare del nuovo album, come stai?
Bene dai, non c'è male!
Da "Fenice" a "Pizzicato", ti senti cambiato in quest'anno sia personalmente che musicalmente?
Molto! Per tanti versi perché ho potuto maturare tanto sono diversi aspetti sia umani che musicali. Il cambiamento si vede anche nel mio disco.
Prova a descrivere in poche parole ciò che vuoi comunicare con questo nuovo album
Purezza, trasparenza e verità.
La copertina "Pizzicato" è particolare, raffigura te mentre stai risalendo da un lungo strano. Come mai questa raffigurazione?
"Pizzicato" perché pizzicato è un po' come infastidito da questa società priva di valori, che tiene solo all'apparenza e non a quello che abbiamo dentro. Siamo tutti improntati verso l'esterno e mai verso l'interno, verso la spiritualità e il contatto con noi stessi. La copertina spiega un po' tutto questo. Ho ricreato una situazione che sembra un po' l'inferno di Dante in cui siamo tutti completamente ingabbiati dentro i nostri schemi mentali, le cattive abitudini e cose che di cui non ci rendiamo più nemmeno conto. Questa copertina raffigura anche degli alberi che sarebbero i nostri mostri, quelli che alimentiamo noi e che ci tengono intrappolati. Poi ci sono io che, non in maniera presuntuosa, volevo dire "pizzicato dall'alto", un po' come se fossi uno dei pochi prescelti a riuscire a parlare anche di questo contatto con i giovani che secondo me ne hanno molto bisogno.
Nel brano "Distrutto" canti "sto cercando solamente un po' di pace per fare pace con me stesso dopo anni"... ci sei riuscito?
Piano piano, è un lavoro di tutta la vita penso. Come lo è per tutti.
Tre cose di cui faresti a meno
Penso i social e poi... Eliminerei tutte le cose che mi sconnettono con me stesso; quindi tutto quello che fa da muro tra me e il pubblico.
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