venerdì 22 aprile 2016

INTERVISTA CECCO E CIPO




Cecco e Cipo è il loro nome d'arte, ma in realtà si chiamano Simone Ceccanti e Fabio Cipollini, arrivano da Xfactor 8 dove hanno conquistato tutti con il loro brano "Vacca boia", conosciamoli meglio con questa intervista per noi






Perché avete deciso di provare xfactor e magari non un altro talent?
In realtà non eravamo neanche così sicuri di tentare xfactor! Ci sembrava un ambiente non proprio familiare per il nostro tipo di progetto; lì dentro, come negli altri talent, conta tanto saper cantare, avere una bella voce, cosa che, ahimè, non possediamo. Tuttavia, è stata proprio la redazione di xfactor a contattarci, e fatte le opportune valutazioni, abbiamo deciso di partecipare; queste valutazioni riguardavano sia il fatto di tentare anche per vedere l'ambiente che c'era in televisione, sia per cogliere l'opportunità che erano stati loro ad invitarci!


Nonostante non siate arrivati ai live, siete riusciti a modo vostro ad avere successo, come avete accolto tutto ciò?
Ci ha fatto un sacco strano, perchè la gente ci ha visto come stralunati e fuori dal mondo, ma in realtà quello che abbiamo fatto a xfactor era quello che facevamo abitualmente e naturalmente ad ogni nostro serata, solo con molte più persone e telecamere davanti. È stato strano perchè appunto la televisione ha divulgato “Cecco e Cipo, quelli della vacca”, ma tanta gente per fortuna non si è fermata solo a “vacca boia”, ma si è ascoltata tutti e due i nostri lavori precedenti, e ai concerti cantavano le nostre canzoni. Anche questo ci ha sorpreso (positivamente)!


Avete intenzione magari di riprovare un talent?
Penso proprio di no, il ragionamento che facevamo prima, sul fatto di tastare il terreno calza a pennello: non sono trasmissioni che appoggiano il nostro progetto musicale, adesso dobbiamo lavorare su altre strade.


Toglieteci una curiosità, com'è nata la canzone "vacca boia"?
Vacca boia è nata a seguito di un aneddoto che raccontò il padre di Cecco a Cecco: una volta, da piccolo, babbo Cecco possedeva una gallina che era riuscito ad addomesticare, e con lei giocava, si divertiva, e correva nei campi. Gli voleva bene, ma un giorno, nonna Cecco, mise in pentola l'adorata bestiola, e ci fece un buon brodo. Da questa triste storia è stata tratta questa canzone.


L'11 marzo è uscito il vostro album "Flop", a cosa deve il titolo così ironico e soprattutto, perché nella copertina viene raffigurato un rotolo di carta igienica finito?
Il titolo è stato dato grazie all'ansia pre-concerto di Cipo, che nei camerini, a partire dal nostro arrivo, cominciava col solito rito: “ragazzi stasera non viene nessuno a vederci, è un flop!” e così continuava fino all'inizio della serata, quando ci accorgevamo che, per fortuna, un flop non era mai stato. Abbiamo deciso di chiamare così l'album, in omaggio all'ansia di Cipo, e anche perchè nel caso andasse bene, il contrasto col titolo FLOP risulterebbe simpatico, nel caso dovesse andare male, eravate/eravamo stati avvisati!
Nella copertina è raffigurato un rotolo di carta igienica finito perchè ci sembrava rendesse bene l'idea del “fallimento”, di quando ti serve una cosa nel momento del bisogno, ma questa cosa è inutilizzabile, finita. La copertina secondo noi esprime bene questa idea, e per questo dobbiamo ringraziare chi ha fatto questa foto: Niko Giovanni Coniglio!


A Quale canzone vi sentite più legati?
Siamo legati un po' a tutti i nostri pezzi, perchè ad ogni modo sono tutti una piccola parte di noi. Magari uno che non ci stanchiamo mai di fare è Rosa, perchè è uno dei nostri primi lavori, contenente tanto degli artisti a cui ci siamo ispirati (vedi Rino Gaetano, De Andrè, Guccini,..), elaborati a modo nostro


e’ appena partito il vostro tour, potete svelarci qualcosa?
Si, il tour è partito il 12 marzo, un giorno dopo l'uscita dell'album, da Bologna. Possiamo dirvi che quest'anno ci siamo forniti di una scenografia spettacolare, ideata dalla nostra scenografa e costumista Lisa Crescioli, con delle lettere giganti (FLOP) che cambiano colore a ritmo di musica e degli abiti di scena fantastici per noi e per i musicisti! Il tour toccherà tante città italiane, saremo nei locali fino a maggio, poi partirà un consistente (speriamo) tour estivo... Siate presenti, mi raccomando!


Parlando di voi invece, come descrivereste la vostra personalità?
Siamo dei caratteri completamente diversi: Cipo è dinamico, agitato, aperto, estroso ma anche molto testardo! Cecco è tranquillo, timido, pensieroso e ha bisogno dei suoi spazi; queste caratteri si riversano anche nei modi di scrivere e di stare sul palco, infatti se fate attenzione si capisce bene quali sono i pezzi scritti da Cecco e quali da Cipo! Inoltre sul palco, Cipo è la parte più video dello spettacolo, Cecco quella più audio.


Quali sono le persone che più vi sono state vicine e che hanno creduto in voi?
Ce ne sono state tantissime e tutti i giorni se ne aggiungono altre di nuove. Però tre in particolare che hanno creduto nel nostro progetto e ci sono stati vicini sono il nostro produttore Matteo Guasti, il nostro insegnante di teatro Franco Di Corcia Jr. e direi che una menzione particolare va anche ai nostri genitori che ci hanno supportato sempre. Come vi ho già detto le persone che ci aiutano sono tantissime, così tante che a volte ci dimentichiamo di menzionarle, quindi un ringraziamento va comunque a tutti coloro che ci hanno seguito anche solo per un poco.


Tre cose di cui non fareste a meno?
La chitarra, l'amore e il cibo!